lunedì 27 aprile 2015

Clematis Nelly Moser

Come ho già accennato nel giardino da febbraio c'è anche una clematis Nelly Moser, che da subito ha ben attecchito e si è coperta di germogli.
Ora sta fiorendo: ogni giorno si apre un bocciolo nuovo ed è veramente una sorpresa.
Ogni fiore ha dai 6 agli 8 petali, senza che questo dipenda minimamente dalla grandezza del fiore.

Per scegliere il posto in cui metterla a dimora mi sono fatta consigliare dal vivaista:
le clematis sono molto resistenti se messe in tre specifiche condizioni, cioè buona esposizione al sole ma radici ombreggiate in modo che non si secchi mai il terreno, terreno senza ristagni.
E così ho fatto: la pianta è protetta ai piedi della recinzione, da un lato dal muretto e dall'altro dal fogliame di un elleboro ben espanso, mentre i rametti si stanno arrampicando sulla ringhiera, ben soleggiati e areati.


Il fiore di oggi ha 8 petali:

Per i curiosi la Nelly Moser è un ibrido storico: i Moser furono una delle più importanti famiglie di ibridatori europei e crearono nel 1896 la clematis Marcel Moser e l'anno seguente la Nelly Moser, che prese il sopravvento per la bellezza dei suoi fiori grandi e delicati ed è tuttora una delle piante più apprezzate nel suo genere.

sabato 25 aprile 2015

Ortica ed Equiseto per delle rose rigogliose

Come avrete capito, mi piace il giardinaggio bio, senza prodotti chimici e sostanze tossiche che hanno risultati veloci ma sempre ad un prezzo...

Avevo trascorso l'inverno preoccupandomi di trovare una soluzione efficace e non troppo costosa per le mie rose, affette da ticchiolatura e ruggine oltre che invase dagli afidi.
Nell'estate scorsa avevo avuto dei buoni risultati con degli spray pronti a base di ortica (per i parassiti) e a base di equiseto (come anticrittogamici), ma spendere ogni volta quasi 10 Euro per 75 cl di prodotto e vederli finire ogni settimana mi è sembrato decisamente eccessivo.

Ho provato a fare personalmente un macerato di ortica, ma è risultato inutilizzabile perché il tanfo che emanava era insostenibile (anche con mascherina).

Eppure l'ortica è un ottima pianta che aiuta su molteplici fronti e non volevo proprio rinunciare ad usarla perché:
- allontana i parassiti
- viene assorbita dalla pianta che irrobustisce la cuticola esterna
- contiene degli ormoni vegetali che stimolano la crescita e la germinazione

L'Equiseto, invece, modifica il PH sulle fogli e rende queste, anche nel caso di molta umidità, inospitali per la formazione di muffe e funghi (fra cui l'odiosissima ticchiolatura).

Ho trovato la soluzione in internet:
1 kg di polvere di ortica ed 1 kg di polvere di equiseto per circa 30 euro complessivi.
Se pensate che un litro di prodotto si prepara con circa 6 grammi di polvere, il conto è fatto!


Mescolo un cucchiaio da cucina di ogni polvere con dell'acqua. Quando si è formata una poltiglia omogenea della densità di uno yogurt la allungo con altra acqua fino al volume di 1 litro e la lascio per 24 ore in un barattolo chiuso, in un posto soleggiato.
Il giorno successivo verso il liquido in uno spruzzino, ricoprendo l'imbuto del travaso con un vecchio straccio da cucina (NB: lo straccio rimarrà grigiastro dopo il lavaggio).

Poi spruzzo sulle rose avendo cura di bagnarle interamente.
Risultato:
- Piante verdeggianti e rigogliose senza macchie;
- Le foglie hanno molti meno afidi e sono evidentemente più robuste perché non presentano deformazioni.

Ora aspetto le coccinelle ;-)

giovedì 23 aprile 2015

Una peonia resistentissima

Precisamente un anno fa, fra i lavori di scavo e recinzione del giardino sul retro della casa, dopo un passaggio violento e radicale del tagliaerba dovunque (che orrore!), sono state rimosse dagli operai delle grosse radici, buttate poi fra le macerie in un angolo del terreno. Dopo qualche giorno mi accorsi che una di queste, la più grossa, aveva fatto dei nuovi germogli nonostante fosse fuori dalla terra e, mossa a pietà, la ho messa provvisoriamente in uno strettissimo vaso di fortuna.
Il germoglio crebbe poco e male, ma a sufficienza da farmi riconoscere una peonia.

Non  pensavo che sopravvivesse a lungo, eppure a marzo scorso sono comparse delle piccole punte rosse. Ho allora provveduto a mettere la radice in uno vaso della giusta dimensione, con terra nuova e concime.
Al 10 aprile la pianta si presentava così:

In soli 15 giorni ecco lo stesso vaso:

Potrei già anche supporre che si tratti di una peonia rossa o rosa scuro, ma non lo so per certo e dunque attendo la sorpresa.

mercoledì 22 aprile 2015

Adalia bipunctata, la coccinella!!

Adoro le rose e naturalmente non amo vederle ricoperte di parassiti, in particolare afidi.
Come vi racconterò in un prossimo post, da febbraio sto spruzzando estratto di ortica ed equiseto sulle foglie ed il risultato non è male - forse i miei vicini con prodotti chimici se la cavano più in fretta ma le mie piante sono le più rigogliose...
Tuttavia a causa delle formiche, in pochi giorni ritrovo le piante piene di parassiti: le formiche infatti allevano gli afidi per cibarsi del siero dolciastro che producono, li posizionano sugli steli, li ridistribuiscono sulla pianta, li proteggono dagli aggressori.

Oggi ho preso la decisione di passare alla  LOTTA BIOLOGICA!
Ho cercato in internet informazioni e fra un clic e l'altro mi sono imbattuta nel sito di CocciCoccinella, ditta che vende coccinelle, adulte e larve.


Queste deliziose creature sono infatti, nel loro piccolo, dei famelici predatori e divorano fino ad un centinaio di afidi al giorno.
Piena di curiosità e non soddisfatta di aver letto e visionato tutto il materiale presente nel sito, ho telefonato.
Dall'altra parte della cornetta un signore belga gentilissimo che mi ha fornito tutte le indicazioni del caso: bloccare la salita delle coccinelle sulle piante, ritirare il pacco subito perché se va in giacenza gli animaletti muoiono, mettere gli insetti sulle foglie vicino al loro cibo prelibato possibilmente non prima o durante un temporale... Ok, ho comprato 100 larve di ADALIA BIPUNCTATA, cioè coccinella.
Per 3 settimane le larve divoreranno gli afidi, poi si trasformeranno in insetti adulti in grado di volare e rimarranno nel giardino solo se avranno da mangiare.
Ottimo no?
Arriveranno la settimana prossima e nel frattempo io dovrò trovare il modo per eliminare le formiche... Un formichiere? ;-)  

Viole cornute

Le viole cornute sono piantine veramente gratificanti: crescono velocemente e fanno molti fiori.
Purtroppo molto spesso vengono sfruttate come macchia di colore tutte accalcate le une alle altre, perché le si è comprate a basso costo in vivaio e sono piccole e striminzite, soffrono la sete ed i fiori (se si taglia grande) si afflosciano.

Basterebbero in realtà pochi accorgimenti per avere delle piante belle e rigogliose e qui vi voglio raccontare come ho fatto io ad avere una aiuola rigogliosa così:

Premetto che quelle che vedete in foto sono due singole piantine!

Innanzitutto non comprate viole da marzo in poi: è già quasi tardi perché possono avere alcuni giorni di seguito di bel tempo e caldo e se sono sotto il sole si disidratano in fretta visto che hanno un apparato radicale cresciuto in piccolissimi vasetti.
LE VIOLE SI COMPRANO IN NOVEMBRE. Io ne ho comprate 10 di vari colori a 20 cent l'una ed ora ho rivestito 2 metri di aiuola.

La terra deve essere sempre umida.
Non ho mai annaffiato di inverno ed ora lo faccio una volta in settimana: le piantine si sono ingrandite molto senza bisogno di cure speciali ed ora con il fogliame proteggono da sole il terreno dal disseccamento.

Sciogliere bene il luogo dove piantarle è importante per avere piante rigogliose: le mie prendono sole di pomeriggio, quindi riescono a tollerare il caldo maggiore, ma di mattina restano in ombra e questo è importante; delle piante posizionate in un luogo troppo a lungo soleggiato non si svilupperanno in lunghezza e non copriranno il terreno perché, per non disidratarsi, rimarranno più compatte.


martedì 21 aprile 2015

Tulipani Festival

A ottobre scorso ho comprato in offerta una confezione con 10 bulbi di tulipani 'Festival'.
Ho atteso fine novembre per interrarli poiché la maggior parte aveva già il germoglio e non era ancora abbastanza freddo in maniera costante: temevo di avere la fioritura precoce ed ho attesto.
I bulbi dei tulipani si "attivano" col freddo ed è dunque opportuno che siano già in terra in inverno.

Durante il mese di marzo sono cresciuti velocissimi, in una aiuola di circa 2 metri e larga 20 cm.
La terra lì è molto poca, ma queste piantine non hanno grandi necessità.
Con inizio aprile hanno mostrato il bocciolo e in una decina di giorni si sono allungati gli steli e colorati i petali.
E' una gioia vederli!


Iniziamo!

Da ormai un anno vivo in questa nuova casa e da subito mi sono occupata di ricostruire e ripopolare di piante il piccolo giardino antistante.
Si tratta di un angolino esposto a ovest, con pieno sole il pomeriggio.
Siamo a Verona, quasi vicino alle colline di Montorio, dove una leggera brezza spesso rinfresca dalla calura e dall'umidità della pianura.
Stamane è sbocciato il primo fiore della clematis Nelly Moser che ho messo a dimore assieme a due sue sorelle a febbraio e la gioia che mi ha dato questo elegante e delicato fiore mi ha spinta a realizzare finalmente l'idea – che avevo orami da mesi – di condividere sul web i pensieri, le gioie e la vita di questo piccolo mio tesoro.

Buona lettura a tutti!